martedì 5 febbraio 2008

T 03 IL GENIO DELLA PORTA ACCANTO

T O3


Il genio della porta accanto


Chi sei?
Sono un laureato in ingegneria, da sempre molto interessato e appassionato al mondo della matematica.
Fin da piccolo ho sempre avuto una maggiore predisposizione per gli studi matematici, culminata con la conoscenza del mio primo professore di matematica al Liceo Scientifico che ha sicuramente influito sul mio maggiore approfondimento della materia. Nello stesso periodo degli studi liceali, ho avuto l’opportunità di conoscere un’altra persona che mi ha dato occasione di approfondire alcuni temi e quindi definitivamente a contribuito a farmi appassionare alla matematica.
In tutto questo contesto, anche la passione e le capacità di insegnamento di mio padre hanno sicuramente accompagnato fin da piccolo questa mia predisposizione già comunque innata.

Vorresti parlarmi almeno di quella persona che ti ha lasciato il segno più importante nella crescita della tua passione matematica?

Volentieri, il mio primo professore di matematica al Liceo è sicuramente stato molto determinante nell’avanzamento molto positivo dei miei studi. Il professore aveva la caratteristica di insegnare senza schemi predefiniti, senza cioè seguire fedelmente i libri di testo, obbligando i suoi studenti a una maggiore applicazione e studio personale a casa cercando di trovare risposte ai quesiti da lui proposti. I libri di testo dal lui adottati erano diversi da quelli generalmente usati nelle altri classi dell’Istituto: il programma ministeriale veniva comunque seguito con libri di testo che soprattutto al secondo anno potevano essere considerati testi universitari.
Tutto ciò ci costringeva ad un maggiore lavoro a casa, un maggiore sforzo per dare i risultati che lui chiedeva e ora che ho raggiunto una laurea in un indirizzo scientifico ancora di più ne comprendo i benefici.

Vista questa tua grande passione per la matematica, mi sapresti dire cos’è per te la matematica?

E’ una scienza esatta che regola il corso della natura. L’armonia profonda dell’universo contiene in sé qualcosa di misterioso, che sembra riflettersi direttamente in alcune figure geometriche o in alcune proprietà dei numeri, per cui lo studio della matematica è in grado di farci comprendere e conoscere l’intero universo meglio di una qualunque ricerca che prenda le mosse dall’ esperienza concreta.
Tutto è numero e forme, dall’armonia musicale, alle orbite dei pianeti, alle leggi che governano le forze gravitazionali nell’Universo e qui sulla Terra.

E quindi come può essere definito un matematico?

Il matematico è colui che studia e applica tutte le leggi della matematica, tutti i teoremi e le applicazioni che la matematica può avere in ogni situazione reale.




Alla luce delle precedenti domande, puoi reputarti un matematico?

La mia mentalità è di tipo razionale e matematico che sicuramente gli studi mi hanno impresso; non posso però reputarmi un vero e proprio matematico, perché la laurea e soprattutto i miei interessi di lavoro mi hanno allontanato un po’ da questo tipo di indirizzo.

Perché fin da piccolo la matematica ti ha sempre coinvolto e appassionato tanto ?

La passione per la matematica di mio padre ha sicuramente influenzato i miei primi approcci con la materia; in ogni caso, io stesso ricordo di avere sempre avuto un’ innata facilità nella risoluzione dei primi problemini, facilità che mi ha sempre alimentato la passione verso questa materia.

La tua prima insegnante ha contribuito in qualche modo ad alimentare questa tua passione ?

La mia prima insegnante, notò subito questa mia passione e predisposizione verso la risoluzione dei problemi matematici, era molto brava a cogliere queste mie attitudini, potenzialità e mi guidò sempre a sviluppare questa mia predisposizione.

Gli studi di matematica hanno influito o influiscono ancora adesso nel tuo modo di vivere, agire e pensare?

Sicuramente hanno influito nelle mie scelte di studio universitario e soprattutto mi hanno permesso poi di impostare il mio avvenire nel campo lavorativo: gli studi di matematica riescono a influire, anche se solo in certe situazioni, anche nel mio modo di vivere permettendomi di risolvere e superare determinati problemi che si possono riscontrare nella vita quotidiana.

Il tuo lavoro ti permette di applicare le tue conoscenze matematiche? Se sì,come ?

Il mio lavoro nel campo dell’ingegneria mi dà spesso occasioni di applicare le mie conoscenze matematiche oltre naturalmente quelle relative alla mia specializzazione : nel dimensionamento delle apparecchiature di impianti, nella progettazione e nella realizzazione di opere civili. La matematica mi accompagna sempre e aiuta sia il mio approccio ai problemi sia alla loro risoluzione.
Recentemente mi occupo della ricerca e dello sviluppo di una nuova tecnologia che sta mettendo sul mercato la mia società: più volte mi è capitato di mettere nero su bianco con equazioni matematiche determinati concetti fisici e problematiche di lavoro.

Secondo te nella vita aiuta ad avere una mente matematica?

Certamente, non solo ovviamente nel mio lavoro dove è necessario avere una mente matematica per risolvere problemi e progetti, ma anche nella vita quotidiana perché certe volte permette anche di risolvere determinati situazioni: in banca per esempio mi è capitato spesso di poter seguire le indicazioni e ragionare su determinati calcoli di un’ operazione finanziaria che il consulente della banca mi proponeva, riuscendo quindi poi a giudicare meglio l’opportunità o meno dell’operazione.
La matematica mi aiuta talvolta anche a gestire il mio patrimonio, permettendomi con anche semplici operazioni di valutare o meno l’opportunità di determinate manovre finanziarie.






Hai mai avuto esperienze di insegnamento di questa materia?

La mia passione e predisposizione per la matematica mi ha avvicinato, per un breve periodo, durante i miei studi universitari a questo tipo di esperienza, avendo avuto la possibilità di aiutare dei ragazzi liceali alla preparazione della maturità scientifica.
E’ stato un bellissimo periodo in cui ho avuto l’opportunità di riprendere tutta la teoria di analisi matematica dell’ultimo anno dei licei scientifici che mi ha sempre molto appassionato, passione che ho cercato di trasmettere poi anche ai miei studenti.
L’insegnamento per me è stato molto facile conoscendo bene la materia e avendola poi ben assimilata e approfondita durante i miei studi di ingegneria.
Per me è stata anche un’esperienza particolare perché ho avuto modo di rivedere tanti teoremi matematici che grazie alla maggiore esperienza di studi ho notato essere riuscito meglio a comprendere e a utilizzare.
Sicuramente la mia passione per questa materia, le mie buone capacità di insegnamento hanno contribuito poi a rendere più facile il percorso fatto insieme con i miei studenti e ha permesso loro di superare delle difficoltà che altrimenti avrebbero dovuto affrontare da soli.

Secondo te è una materia facile da insegnare?

Come ogni materia di insegnamento ha il suo fascino ma ha anche le sue difficoltà.
Il ruolo dell’insegnante è quello di facilitare l’apprendimento per cui tutti i concetti appresi devono essere chiari e ben interiorizzati per poter, quindi, più facilmente farli comprendere ai propri studenti.
A mio avviso comunque non esistono materie “difficili” da insegnare, come non esistono studenti “difficili”…


Secondo te, la matematica a quale genere di film può essere paragonata?

Per me la matematica è una delle più pure forme del pensiero e quindi per me non può essere paragonata a un film, di qualsiasi genere esso sia: è un qualcosa di razionale, di astratto che non riesco ad associare a nessun genere di film.
Forse potrebbe esserlo per qualcuno che è al di fuori da questo modo di pensare e che si sta avvicinando a questa nuova visione della realtà: in questo caso l’unico genere di film che potrei vedere bene rispcchiare la matematica è quello di avventura, perché il mondo della matematica è proprio un mondo da scoprire anche se in realtà poi ci appartiene.

Chi è per te Pitagora?

E’: “il quadrato costruito sull’ipotenusa è uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti”… reminiscenza dei primi studi matematici affrontati nella scuola dell’obbligo!
Importantissimo filosofo e matematico, grandissimo viaggiatore, le cui abilità acquisite viaggiando nel mondo allora conosciuto, lo portarono a sviluppare il suo famoso teorema.
Pitagora fu uno dei primi ad essere convinto che la matematica non è una scienza astratta, rivolta a conoscere entità mentali fittiziamente costruite dal nostro intelletto senza un rapporto con il mondo dell’esperienza; al contrario fu sempre convinto che la matematica fosse in grado di cogliere la vera essenza della realtà naturale e umana. Questa sua convinzione fu condivisa per secoli e secoli da molti scienziati e nel Rinascimento diede un contributo decisivo al sorgere della fisica moderna.




Sei religioso e in che modo pensi che la matematica possa rapportarsi alla tua fede?

Certamente, sono cattolico e praticante.
In questa mia visione posso affermare che la matematica può senza dubbio essere considerata un dono che il nostro Dio ha dato all’uomo per poter comprendere tutti i segreti della sua Creazione, dalle leggi della natura qui sul nostro pianeta, al movimento dei corpi celesti nell’Universo da Lui creato, in un certo senso permettendoci di avvicinarsi a Lui.

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